Una volta, quando eri appena ragazzo, un’enorme nuvola che sorgeva dietro l’affilato monolite dell’Half Dome – così vasta, chiara e brillante – Ti fece comprendere tutte le cose importanti che stavano intorno e dentro di Te. Per la prima volta capisti il significato dell’arte: come unione di amore, amicizia e comprensione: il desiderio di donare. Insieme il gesto del prendere e dare bellezza, il rivelarsi della luce nella coscienza dello spirito. La tragica e meravigliosa realtà della terra e dell’uomo. Così, con il puro gesto fotografico – fino ad allora considerato poco più di un semplice mezzo meccanico – all’alba della grande stagione artistica degli Stati Uniti, Tu hai saputo testimoniare il dono, la rivelazione della natura. Come Caspar David Friedrich, in piena risonanza con l’eterno, in una visione insieme microscopica e macroscopica – tanto attenta al minimo dettaglio, così aperta al prodigio dell’immenso – sei riuscito a ridonarci il miracolo della vita, il respiro delle piante, il candore della neve, la fragilità dell’erba, la saggezza dell’acqua, la sacralità delle montagne, il canto delle nuvole.
Testo di Paolo Repetto