Vengono esposte le opere di una trentina di maestri mondiali della fotografia, prodotte a partire dalla metà del XX secolo.
Il percorso della mostra e’ volutamente antologico, vario, eterogeneo, raccogliendosi, come una vasta sinfonia di forme, luci e colori, intorno al concetto di contrappunto o polifonia: più voci che dialogano insieme. Dai classici paesaggi, quasi astratti, di Mario Giacomelli, alle nuove invenzioni iconografiche di un giovane come Daniele De Lonti; dalle forme sospese e metafisiche di Abbas Kiarostami, ai famosi e drammatici ritratti di Andres Serrano; dalle luci felicemente cromatiche di Franco Fontana, ai volti scolpiti dalla paura e dal tempo di Shirin Neshat; dalle storiche documentazioni della Land Art di Gianfranco Gorgoni, alle invenzioni coloristiche di Gerhard Richter; dalle inconfondibili foto dipinte di Peter Beard, ricolme di invenzione e di gioco, alle performances immortalate di Robin Rhode; passando ancora attraverso famosi autori come Bernd e Hilla Becher, James Turrel, Luigi Ghirri, Aldo Tagliaferro, Arnulf Rainer, Cindy Sherman, Hiroshi Sugimoto ed altri, in un vasto concerto di forme e colori a testimoniare della crescente importanza della fotografia e della ricca e infinita polifonia del mondo.